Difficile parlare di trail facendo finta che non esista l’UTMB.
E’come svegliarsi al mattino, scendere in cucina e trovare un elefante seduto al tavolo. Potete anche far finta di parlare della giornata lavorativa o della spesa da fare, ma l’elefante resta lì.

E allora nel mese dell’UTMB saliamo anche noi sul carrozzone. E sapete perché?
Perché a noi la settimana dell’UTMB piace. E le sue gare ancora di più.
Perché girano intorno a quel benedetto massiccio che rappresenta il passato, presente (e speriamo anche futuro) dell’alpinismo, dello sci, della corsa in natura.
Perché sa strappare un urlo al professionista sgamato, come a chi arriva dopo 46 ore.
Perché è maledettamente bene organizzato.
Perché abbiamo i nostri ricordi che tirano fuori ancora qualche sorriso.
Perché un pensiero, volente o nolente, ce lo fanno tutti ad andare a Chamonix.
E non ultimo, perché ci sono le nostre ragazze ed i nostri ragazzi che cercano di passare quello striscione.
Dovremmo restare a casa e far finta di niente? No, e allora nei prossimi giorni proviamo a portarvi in Savoia e spiegare cos’è per noi la “UTMB madness”.
The DU crew