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Che tipo di 100 miglia sei?

Che tipo di 100 miglia sei?

Che tipo di 100 miglia sei?

Per qualche ragione che non ho mai capito, e forse mai capirò, l’Ultra Trail del Monte Bianco si chiama Ultra Trail del Monte Bianco e non “100 miglia del Monte Bianco”.
I chilometri sono più o meno 167, il che corrisponde a 100 miglia. E le 100 miglia nascono ben prima degli Ultra Trail. Ma si sa, noi europei su alcune cose siamo un po’ campanilisti; probabile che se chiedi a un francese dove è nato questo sport ti risponda “qui in Francia” innervosito, come se aveste voluto mettere in dubbio una verità oggettivamente dimostrabile e inconfutabile.

Detto ciò, semmai vorrai competere su una gara da 100 miglia (o 160 chilometri se ti piace di più chiamarla così) la probabilità di scelta è molto ampia, ci sono diverse tipologie che qui provo ad elencare in modo del tutto generale. Teniamo inoltre sempre conto che ognuna di queste tipologie di gara può essere applicata a corse montane con molto dislivello o poco mosse, fino a quelle completamente piatte nel deserto:

vecchietto cattivo in Arizona

Point to Point
partono in un punto e arrivano in un altro.  È il caso di Bear 100 Endurance Race ad esempio, dove parti nello stato dello Utah e arrivi in Idaho, seguendo un percorso in cui non si passa mai dallo stesso punto. È il caso ovviamente anche di Western States Endurance Run 100 che collega il resort sciistico di Squaw Valley con il paesotto di Auburn dopo essere passati dai temibili, caldissimi Canyon.

Come si po’ facilmente intuire, il bello di queste gare è che non sai mai cosa ti aspetta, rimani sempre sveglio, vedi molti posti diversi e vivi una gara sempre “di passaggio”.
Tuttavia ci sono anche degli aspetti che vanno considerati: per queste gare bisogna un po’ organizzarsi. Se hai una crew che ti segue passo passo e persone fidate puoi farti aiutare a trovare cosa ti serve al momento giusto (cibo/abbigliamento caldo/calzini puliti/scarpe di ricambio/ frontali e così via) nelle zone in cui le crew sono ammesse per l’assistenza. Se invece sei da solo devi organizzarti bene con le drop bag, da lasciare disseminate sul percorso. Le gare americane di solito prevedono molte drop da poter sfruttare, ma può capitare anche di dover aspettare 40 km tra un ristoro e l’altro.  

gita del CAI? no! materiale obbligatorio nelle gare europee

One single loop
facciamo una categoria a parte, ma in realtà sono le gare di sopra ma con la differenza che finisci nello stesso punto. Tipo il Monte Bianco appunto, o Hardrock 100. L’aspetto forse più affascinante di queste gare è che, come nel caso di Hardrock, la gara si corre un anno in un verso e l’anno dopo nell’altro.   

Jeff Browing pronto a stampare un bacio in bocca al caprone di Hardrock 100

Out and Back
corri in una direzione e a un certo punto ti giri e torni indietro per la stessa strada. Questa tipologia di gara, che in Europa non esiste è invece molto diffusa negli States.
Leadville sia 50 miglia che 100 lo sono, oppure la dura Bighorn 100 come anche Bryce 100; ce ne sono moltissime.
Lo so già che stai pensando “eh ma che palle rifare la stessa strada, non lo farei manco morto”, ma aspetta un attimo e ragiona.
Punto primo, non sei Rob Krar. Quindi, è assolutamente probabile che correrai i tuoi primi 80 km (metà gara) di giorno – sempre se sei abbastanza veloce – e il resto della gara al buio.
Quindi, cosa ti cambia se fai di notte la stessa strada che hai fatto di giorno? Assolutamente nulla.  La tua dimensione fisica sarà la luce della frontale al buio. Potresti avere di fianco le Tre Cime di Lavaredo, la Torre Eiffel o dei campi di grano e non te ne renderesti conto.  Sei al buio e ti guardi i piedi, o al massimo a 50 metri avanti a te.

pochi sbattimenti a Leadville 100

Inoltre, questa tipologia di gare è molto interessante perché ti permette di rivedere amici e altri corridori ritrovando sul percorso di ritorno gli altri concorrenti e i volontari delle aid station. Se nel corso della notte sei triturato, incrociare qualcuno e ricevere qualche parola di sollievo potrebbe essere una bella sensazione. Inoltre, da un punto di vista meramente organizzativo, è una tipologia di gara molto comoda: ti organizzi le tue drop bag e ritrovi ciò che ti serve dopo qualche ora.
Le gare di out and back possono avere il punto di ritorno nell’esatta metà, o essere strutturate in continui out and back, come ad esempio Ouray 100.

canotta in cotone, borraccia in mano e in giro per un giorno intero di corsa a Javelina 100

Loop
le famigerate gare a circuito. Anche qui, in Europa siamo sempre comodamente seduti nel comfort dei luoghi comuni e colmi di egocentrismo siamo pronti a ripetere senza pensare che le gare a circuito sono da malati, da sfigati, da stupidi, non affascinanti. Certo che queste gare sono idiote, lo sono nella misura stessa in cui ogni 100 miglia al mondo è una cosa idiota!
 
Esistono gare a loop più o meno lunghi, dove si ripete il percorso più volte. I Loop possono essere sempre nella stessa direzione o “a lavatrice” come l’ultima 100 miglia che ho corso, Javelina 100 mile.
In questo caso ogni circa 25 miglia (una maratona) si ripassava sotto l’arrivo e si ripartiva in senso inverso. So che suona come una cosa ridicola, ma nella verità una gara a loop washing machine è come immergersi in una grande festa. Due giri li fai di giorno e continui a vedere gente, a darti cinque e a chiacchierare, poi altri due li fai la notte, con i volontari delle aid station che ti aspettano per fare casino (e sempre più ubriachi).  Vedi le luci da lontano e dentro di te sai che fra poco incontrerai una aid station.
E poi, dopo che passi per 8 volte dallo stesso ristoro conosci tutti, ti chiamano per nome e i volontari ti incitano a ripartire. Ti permette di correre 160 km con una borraccia in mano e basta, e non avere uno zainetto da boyscout sulle spalle. Magari sarà un’esperienza meno catartica delle point to point, con meno solitudine e pensieri filosofici. Ma non è che bisogna sempre per forza autoflagellarsi nella vita. E poi è divertentissimo. Provare per credere.


In Italia probabilmente verrebbero caricati dai poliziotti in antisommossa
( scene di ordinaria follia durante Javelina 100 )

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